EDOARDO SOBRINO

Tradizione familiare da 4 generazioni, tutto inizio quando Sobrino Vincenzo, bisnonno di Edoardo, già alla fine dell’Ottocento si specializzò a Diano d’Alba nella pratica dell’innesto.
Contadino esperto, venne in contatto con il Dr. Gustavo Castellazzo, proprietario della tenuta Moncolombetto che riconobbe il suo talento e stabilì con Vincenzo un rapporto di lavoro costante. La tradizione e l’amore per la terra crebbero e si tramandarono nelle generazioni successive: Edoardo fu il primo a voler portare la propria passione ad un livello superiore, dando vita alla cantina ed esportando i propri vini in tutto il mondo.

La filosofia di Edoardo e tanto semplice quanto scrupolosa:
In vigna la coltivazione è del tutto naturale e non usano concimi chimici né diserbanti, disseccanti o concimi fogliari.
Per arricchire il terreno e proteggere la pianta fanno ricorso a prodotti non sistemici, caratteristici della coltivazione bio: l’alternanza di vari prodotti naturali evita che questi entrino nel sistema linfatico.
Potatura, sfogliamento e diradamento sono manuali.
Per tutte le uve, si impegniano a fare 2 diradamenti all’anno, a luglio e ad agosto: tagliare i grappoli lasciandone solamente da 500 a 1000 grammi per pianta diminuisce il volume della produzione, ma garantisce un’alta qualità degli acini rimanenti e quindi del prodotto finale.

La scelta di processi naturali prosegue dalla vigna alla cantina, dove la vinificazione è tradizionale, senza aggiunta di lieviti, e prevede due rimontaggi al giorno. L’unica tecnologia concessa è quella prevista per il monitoraggio della temperatura di fermentazione. Per non contaminare il mosto con emissioni di CO2, le vasche sono raffreddate come da tradizione e in modo del tutto naturale: avvolte con fasce di tela imbevute a mano di acqua corrente molto fredda.
Sono previste lunghe fermentazioni e periodi di affinamento da 12 a 26 mesi in botte grande di legno di rovere francese da 25 o 15 ettolitri, a seconda del tipo di vino.